Lo sapevi che… conosciamo il clima del passato anche grazie alle osservazioni meteorologiche raccolte dagli astronomi?

Dettaglio di una serie di osservazioni meteorologiche
Dettaglio di una serie di osservazioni meteorologiche effettuate all’Osservatorio Astronomico di Brera tra il 1763 e il 1777

“Questa è l’estate più calda degli ultimi 200 anni.” Chissà quante volte abbiamo sentito frasi simili. Ma come facciamo a sapere che temperatura c’era 200 anni fa? O ancora prima?

Gli osservatori astronomici avevano in passato anche il compito di fare osservazioni meteorologiche, misurando temperatura e pressione per molteplici usi civili, oltre che scientifici. Molti di questi osservatori conservano ancora nei loro archivi i registri di queste osservazioni, diligentemente raccolte dagli astronomi per secoli.

Dal momento che il clima di una regione si determina in base a tempi scala molto lunghi (secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale bisogna considerare come minimo 30 anni, ma in generale almeno 100), queste serie storiche sono fondamentali per gli scienziati che si occupano di climatologia.

Avere a disposizione serie storiche ricche di dati è molto importante, ma il loro uso per descrivere l’andamento del clima nel corso del tempo non è immediato: i dati non sono omogenei tra di loro, né all’interno di una serie raccolta da uno stesso osservatorio, né, tanto meno, nel confronto tra un osservatorio e l’altro.

L’acquisizione e la registrazione dei dati hanno molte variabili di cui bisogna tenere conto:  gli strumenti di misurazione devono essere sostituiti nel tempo perché rotti o obsoleti, gli orari di osservazione o il luogo in cui venivano messi gli strumenti possono cambiare a seguito di modifiche nell’organizzazione interna, i metodi di raccolta e analisi dei dati cambiano nel tempo e con il tipo di strumenti. È perciò complicato confrontare i dati di uno o due secoli fa con quelli di oggi.

Per fortuna gli scienziati, in quanto tali, hanno studiato tecniche rigorose che tengano conto di tutti questi fattori per poter confrontare epoche diverse e serie ottenute in luoghi diversi, cioè, in terminologia scientifica, per rendere omogenei e calibrati i dati di una serie. Per fare questo è necessario conoscere la storia di una serie di osservazioni, in modo da sapere quali strumenti erano utilizzati e come venivano fatte le misurazioni. Inoltre il confronto con altre serie corrispondenti allo stesso periodo storico permette di avere informazioni aggiuntive sulla qualità e sulla validità dei dati.

La serie dell’Osservatorio Astronomico di Brera è tra le più antiche e complete d’Italia, ed  è difficile trovare altre serie contemporanee con cui confrontare i dati. Tuttavia, dalla seconda metà del 1800 gli strumenti e i metodi di osservazione iniziano a uniformarsi, seguendo lo sviluppo di una rete di stazioni di rilevamento estesa a tutto il territorio e le serie di dati diventano più affidabili e complete.

Testo di Cristina Zangelmi, con la consulenza di Mario Carpino e Ginevra Trinchieri

Alcuni testi tratti dal libro L’Osservatorio Astronomico di Brera nel XX secolo

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