LA GALLERIA DEGLI STRUMENTI

La galleria degli strumenti si trova al secondo piano del Palazzo di Brera, subito dopo l’ingresso alla sede dell’Osservatorio Astronomico di Brera.
Tra gli strumenti scientifici e astronomici che vi sono esposti (circa un centinaio) segnaliamo:

Telescopi rifrattori della fine del XVIII secolo

Furono tra i primi strumenti utilizzati nella Specola di Brera. Hanno lunghezza focale di 242 e 307 cm, e montano due obiettivi acromatici di Dollond del diametro di 7.6 e 9 cm. I telescopi sono stati costruiti, tra il 1778 e il 1785, nell’officina dell’Osservatorio di Brera da Giuseppe Megele, meccanico capo della Specola milanese. 

Aste e quadrante portatile

Coinvolti nella campagna di misure geodetiche, gli astronomi di Brera utilizzarono questi strumenti – costruiti da Giuseppe Megele – per la preparazione della carta della Lombardia tra il 1786 e il 1794. La carta, pubblicata nel 1796, è il primo esempio in Italia di carta geografica basata su una campagna di triangolazioni geodetiche. 

Circolo moltiplicatore di Reichenbach (1808)

Telescopio dotato di due grandi cerchi graduati (orizzontale e verticale) che veniva utilizzato per la misura di precisione della posizione dei corpi celesti, per la determinazione dell’orbita dei pianeti e per la preparazione di cataloghi stellari.

Micrometro filare
Micrometri filari

I micrometri esposti sono stati utilizzati da Schiaparelli per le misure di posizione di stelle doppie e per la cartografia di Marte. Si tratta di strumenti per misurare con precisione le distanze angolari tra punti diversi del campo di vista di un telescopio. Consistono in una coppia di sottili fili, la cui distanza può essere variata agendo su una manopola graduata: dopo aver spostato i fili fino a sovrapporli alla distanza da misurare, l’astronomo può leggere il corrispondente valore di separazione angolare sulla scala graduata. 

Magnetometro di Meyerstein (1835)

Strumento per la misurazione della direzione e dell’intensità del campo magnetico terrestre, utilizzato nel corso della campagna geomagnetica internazionale promossa da Karl Friedrich Gauss, a cui partecipava anche l’Osservatorio di Brera. 

Orologi a pendolo

La misura esatta del tempo era essenziale per poter eseguire misure astronomiche di diverso tipo, in particolare per la misurazione delle posizioni stellari e per la determinazione della longitudine. L’Osservatorio di Brera inoltre era incaricato della determinazione del tempo astronomico e della sua distribuzione per usi scientifici e civili. Gli orologi esposti risalgono a periodi che vanno dalla fine del Settecento alla prima metà del Novecento: sono una piccola parte dell’ampia dotazione di orologi che sono stati installati nelle sale di cronometria e nelle cupole dell’osservatorio. 

Strumenti dei passaggi (XIX e XX secolo)

Piccoli telescopi che puntati verso Sud servivano per determinare l’istante esatto in cui l’astro passava per quel meridiano. Questa misura permetteva di determinare il tempo astronomico e sincronizzare gli orologi a pendolo. 

Lo spettrografo Zeiss
Spettrografo Zeiss

Con questo strumento furono eseguite campagne osservative per lo studio delle caratteristiche fisiche e chimiche delle stelle. Fu uno degli strumenti in dotazione al telescopio Zeiss da 102 cm di diametro, installato nella nuova sede che l’Osservatorio di Brera inaugurò nel 1925 a Merate, al fine di avere un sito osservativo al di fuori delle luci della città.