Francesco Bianchini, Hesperi et Phosphori nova phaenomena 1728

“E Ciaùla si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore”.
Luigi Pirandello, Ciaùla scopre la Luna, 1907

Francesco Bianchini
Hesperi et Phosphori nova phaenomena, 1728

Bianchini, Francesco
Hesperi et Phosphori nova phaenomena sive observationes circa planetam Veneris
Romae, apud Ioannem Mariam Salvioni, 1728
VIII, 92 p., 10 tav. : ill. ; fol
Biblioteca dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera