Nel 1936 prese servizio a Brera la prima donna astronomo, assunta cioè come scienziata e non come segretaria o governante. Il suo nome era Maria Campa.
“Certo è che la città, in mezzo alla quale la Specola si trova, si estende rapidamente da tutte le parti: il fumo del carbone rende l’atmosfera sempre più opaca, e l’abuso della luce elettrica comincia a toglier molto dell’oscurità della notte.”
Schiaparelli pubblicò nel 1877 la sua prima mappa di Marte. Tra i molti dettagli nuovi rispetto alle carte in uso all'epoca sul pianeta rosso, c’era una rete di strutture rettilinee, che nelle mappe successive sarebbe diventata sempre più fitta e complessa.
“Questa è l’estate più calda degli ultimi 200 anni.” Chissà quante volte abbiamo sentito frasi simili. Ma come facciamo a sapere che temperatura c’era 200 anni fa? O ancora prima?
Sin dall'antichità le stelle cadenti hanno affascinato il genere umano, ma solo a partire dal Rinascimento si iniziò a studiarle come fenomeno scientifico e non più solo come presagio religioso, spesso infausto. Oggi sappiamo che le stelle cadenti non sono altro che frammenti di comete che cadono e si incendiano nell'impatto con l’atmosfera terrestre, producendo la scia luminosa che osserviamo. Tuttavia questa consapevolezza è molto più recente di quanto si pensi.
Nella storia della maggior parte degli osservatori astronomici si possono trovare accenni alla raccolta di dati meteorologici, se non addirittura intere serie di osservazioni, anche perché una certa conoscenza delle condizioni meteorologiche locali è essenziale per lo svolgimento delle osservazioni astronomiche (ad esempio per il calcolo dell’angolo di rifrazione atmosferica).
Schiaparelli è famoso nel mondo per le sue osservazioni di Marte, cominciate per caso mentre esplorava le potenzialità del nuovo telescopio dell’Osservatorio Astronomico di Brera, entrato in attività nel 1875.
In generale i campi magnetici sono creati dall'azione di correnti elettriche. Come molti corpi celesti, anche il nostro pianeta possiede un campo magnetico, di intensità debolissima, che è prodotto dai movimenti della parte fluida del nucleo della Terra causati dalla sua rotazione attorno al proprio asse.
Le posizioni di molte stelle sono note agli astronomi da millenni, ma la prima misura della distanza di una stella (diversa dal Sole) dalla Terra risale a solo 200 anni fa. Questa impresa fu portata a termine nel 1838 da Friedrich Bessel, che misurò la distanza della stella 61 Cygni: i suoi calcoli davano una distanza dal Sole di 10,3 anni luce (100000000000000 km, cioè centomila miliardi di chilometri!)