Giuseppe Megele (1740-1816)

Joseph Megele venne trasferito da Vienna a Milano nel 1773, anno in cui l'Osservatorio astronomico di Brera passò sotto il governo austriaco. Dato che era esperto nella costruzione di strumenti scientifici di precisione, incomincia a sovrintendere l'officina meccanica dell'Osservatorio. Con Megele ha infatti inizio la successione dei macchinisti dell'Osservatorio che diventerà presto una vera e propria scuola di tecnologia fino ai primi decenni del XX secolo, diventando un punto di riferimento per l'industria di Milano. Ha costruito la maggior parte delle apparecchiature, tra cui l'orologio a pendolo compensato in temperatura, uno dei più precisi dell'Osservatorio per più di un secolo, e gli strumenti di misura utilizzati nella campagna geodetica per la preparazione della carta del milanese e del mantovano del 1798.

Pasquale Bovio (1721-?) e Domenico Gerra (1728-1813)

Pasquale Bovio e Domenico Gerra erano due giovani padri gesuiti di cui non si conosce quasi nulla. Si sapeva che insegnavano al Palazzo di Brera intorno alla metà del Settecento e che si ritrovavano nella stanza di uno dei due per esplorare il cielo e verificare con i propri occhi le nozioni di astronomia che spiegavano nei loro corsi. Durante le loro perlustrazioni notturne scoprono una cometa e incominciano a ricevere attenzioni perchè in quel periodo lo studio delle comete era al centro delle attenzioni della comunità scientifica. Incoraggiati dai loro superiori, proseguono con le osservazioni, ma ben presto si accorsero che non potevano continuare da soli. Nel 1762 si aggiunsero Luigi Lagrange, a cui il rettore affidò la direzione delle osservazioni e il compito di procurarsi la strumentazione adeguata, e Ruggiero Boschovich che ottenne la cattedra di matematica all'Università di Pavia. A lui si deve la costruzione della torretta ottagonale costruita nel 1765 sul tetto del Collegio che per un secolo rimase il sito osservativo principale della Specola di Brera.