Lo sapevi che… la prima donna astronomo arrivò a Brera nel 1936?

Osservazioni di comete e del pianetino 25 Phocaea, effettuate da Maria Campa (1940)
Osservazioni di comete e del pianetino 25 Phocaea, effettuate da Maria Campa e pubblicate su Astronomische Nachrichten (1940)

Nel 1936 prese servizio a Brera la prima astronoma, una donna assunta come scienziata e non come segretaria o governante. Il suo nome era Maria Campa.

Alcuni documenti riportano che già nel 1902 Maria Teresa Giudici, da Padova, aveva fatto domanda per un posto di assistente all’Osservatorio Astronomico di Brera, ma la sua richiesta fu negata dall’allora direttore Giovanni Celoria. Ma è con Maria Campa che si ha finalmente, anche a Milano, la svolta in un campo dove le donne erano da sempre poche e relegate ai margini della storia dalla presenza di mariti o fratelli più famosi.

Maria Campa era nata a Galatina, in provincia di Lecce, nel 1897, e si era laureata in matematica e fisica. Divenne prima assistente di geodesia presso l’Università di Napoli, e in seguito assistente astronoma presso la specola di Trieste dal 1930 al 1935.

Negli anni precedenti il suo arrivo a Trieste, pubblicò alcuni lavori di fisica matematica che riguardavano gli effetti di campi elettromagnetici e raggi X sull’antimonio, un elemento chimico che viene oggi utilizzato all’interno di materiali semiconduttori o per produrre sostanze ignifughe.

Dopo essere arrivata a Brera si occupò principalmente di astronomia di posizione, studiando le orbite di comete e altri piccoli corpi del Sistema Solare servendosi dei telescopi che erano stati di Schiaparelli, e pubblicando i suoi lavori sulle Memorie della Società Astronomica Italiana e sulla rivista tedesca Astronomische Nachrichten, la più antica rivista scientifica in campo astronomico, tuttora in stampa.

Continuò anche l’opera di raccolta dei dati delle osservazioni meteorologiche e delle osservazioni di latitudine, riuscendo, praticamente da sola, a mantenere in funzione l’Osservatorio anche durante la Seconda Guerra Mondiale, proprio perché queste attività avevano una forte valenza in ambito civile.

Si sa che nel 1959 era ancora in servizio all’Osservatorio di Brera, ma non sappiamo quando lo abbia lasciato né la data della sua morte.

Sulla scia di Maria Campa si inseriscono tutte le donne che hanno poi percorso i corridoi dell’Osservatorio di Brera e della sede di Merate. Tra di esse non si può non nominare la grande Margherita Hack, che arrivò a Merate nel 1954 e vi rimase per dieci anni, compiendo importanti studi di spettroscopia e astrofisica stellare, fino alla nomina a direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste, prima donna in Italia ad assumere quel tipo di incarico.

Testo di Mario Carpino, Ginevra Trinchieri e Cristina Zangelmi.

Alcune informazioni estratte dal libro L’Osservatorio Astronomico di Brera nel XX secolo